Nonostante la Foce del Neto sia un'area di grande importanza naturalistica soprattutto per la presenza di specie di uccelli, anfibi e rettili tutelate dalle Direttive comunitarie, anche la flora dell'area protetta riserva sempre grandi sorprese al visitatore. All'osservatore più attento, ad esempio, non sfuggiranno di certo le splendide orchidee selvatiche osservabili tre le radure poste a poca distanza dal corso d'acqua. Prima fra tutte a fiorire, tra le numerose specie presenti nell'area, è la Barlia robertiana, così classificata dal nome del micologo Gian Battista Barla, cui Parlatore dedicò il genere, mentre l'appellativo specifico deriva dal nome di Robert, botanico francese.
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(Foto e testo di G. Monterosso).
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Nome: Barlia robertiana (Loisel.) Greuter
Fioritura: è una delle poche orchidee a fiorire sul finire dell'inverno (febbraio-marzo).
Habitat: prati, pascoli, radure di macchia, uliveti; su argille e marne; in ambiente costiero e collinare, generalmente al di sotto dei 400 m di quota.
In Calabria: è osservavile, in modo discontinuo, in prossimità della costa ionica (dall'alto Ionio al Reggino).
Stato di conservazione: vulnerabile.
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da Bernardo L. & Puntillo D., 2002. Le orchidee spontanee della Calabria. Edizioni Prometeo.
Fioritura: è una delle poche orchidee a fiorire sul finire dell'inverno (febbraio-marzo).
Habitat: prati, pascoli, radure di macchia, uliveti; su argille e marne; in ambiente costiero e collinare, generalmente al di sotto dei 400 m di quota.
In Calabria: è osservavile, in modo discontinuo, in prossimità della costa ionica (dall'alto Ionio al Reggino).
Stato di conservazione: vulnerabile.
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da Bernardo L. & Puntillo D., 2002. Le orchidee spontanee della Calabria. Edizioni Prometeo.
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